NATEK è un impregnante protettivo consolidante monocomponente pronto all’uso, specifico per il trattamento delle superfici in calcestruzzo. La sua particolare formulazione è a base di una soluzione di sali dell’acido polisilicico e suoi formulati, che gli conferisce una bassa viscosità e quindi una facile penetrazione in tutte le superfici assorbenti. Riduce drasticamente la permeabilità all’acqua, ma non al vapore, aumentando la durabilità del calcestruzzo ed in particolare la resistenza all’aggressione acida. Permettendo, quindi, la fuoriuscita dell’umidità, si evitano i rischi dovuti ai cicli di gelo e disgelo. NATEK esplica un’azione consolidante, idrofobizzante e protettiva nei confronti del calcestruzzo. Il prodotto, portato a lucido, non ingiallisce se esposto ai raggi UV.

NATEK può essere applicato a spruzzo, a rullo, ad immersione.
Per il trattamento CURING – ANTIEVAPORANTE NATEK andrà applicato sul calcestruzzo fresco (ASSORBIMENTO PER DIFFUSIONE) appena terminate le fasi di elicotteratura, con una pompa airless a bassa pressione. Quando NATEK inizierà a gelificare (dopo circa mezz’ora dall’applicazione in funzione delle temperature), è necessario inumidire leggermente il prodotto con uno spruzzo d’acqua e lavorare nuovamente la superficie per altri 10-20 min, con una lavasciuga o con una scopa a setole morbide. Quando NATEK ritornerà alla consistenza gel (dopo circa 20 minuti in funzione della temperatura), si dovrà risciacquare il pavimento e rimuovere l’eventuale materiale in eccesso con un tira-acqua o un’aspirapolvere.
Per il trattamento CONSOLIDANTE- IMPERMEABILIZZANTE NATEK dovrà essere applicato su calcestruzzo stagionato per almeno 28 giorni (ASSORBIMENTO PER CAPILLARITÀ + REAZIONE SILICE-CALCE LIBERA) con la superficie ben pulita (esente da polvere, olio, grasso, fango, parti friabili, verniciature e comunque da ciò che possa nuocere alla penetrazione del prodotto), possibilmente piana ed asciutta al tatto.

È necessario mettere il NATEK sulla superficie da trattare fino a rifiuto (quindi aggiungere fino a quando il pavimento non assorbe più prodotto), l’importante che non essicchi prima che sia penetrato in profondità. Se l’assorbimento del liquido è lento, umidificare moderatamente la superficie trattata con saltuari spruzzi d’acqua, senza esagerare per non diluire eccessivamente la soluzione impregnante. Per garantire la massima penetrazione, tenere sempre in movimento NATEK sulla superficie con una scopa a setole morbide o una lavasciuga pavimenti (dai 10 ai 40 min in funzione della temperatura), fino a quando il prodotto inizia a gelificare e diventare scivoloso. Inumidire leggermente il materiale con uno spruzzo d’acqua e ri-lavorarlo in superficie per altri 10-20 minuti. Dopo questo processo, sciacquare il pavimento e rimuovere l’eventuale materiale in eccesso con un tira-acqua o un’aspirapolvere. Per grandi superfici è possibile utilizzare anche attrezzature meccaniche come le macchine per la pulizia industriale.

A distanza di 12 – 24 – 48 ore dalla prima applicazione, se la superficie trattata risultasse ancora assorbente, riapplicare il NATEK fino a saturazione dei pori. Asportare l’eventuale liquido non assorbito e lasciare essiccare la superficie.
Dopo 3 giorni dalla 1a applicazione, si può allagare con acqua la superficie e controllarne l’impermeabilizzazione. Su calcestruzzo molto vecchio è preferibile far precedere l’applicazione da un trattamento con una soluzione al 5% di nitrato di calcio o acetato di calcio.

Pulire tutta l’attrezzatura con acqua immediatamente dopo l’uso.
Il materiale indurito può essere rimosso solo meccanicamente

NATEK è particolarmente indicato per le seguenti applicazioni:

• trattamento antipolvere e stagionante di pavimentazioni all’interno di locali tipo garage, magazzini, cantine, ecc. e di superfici all’aperto quali piazzali, viali, cortili, ecc.
• consolidamento e la protezione dei pavimenti ad alta intensità tipo:
  parcheggi, hangar aeroportuali, poli logistici, industrie metalmeccaniche, conserviere e manifatturiere, depositi etc.

Il consumo di NATEK varia con la porosità del supporto, della rugosità della superficie, ecc, indicativamente da 0,10 a 0,25 litri/m2.